Bagua Combat

Il Baguazhang è un’arte marziale eccelsa poiché racchiude aspetti diversi tali
come arte, scienza, medicina, combattimento, filosofia e tradizione. Il
combattimento è il volano dello stile, l’arte invece è ciò che dall’esterno lo
avvolge come un mantello, celando al contempo i suoi segreti. Così agli occhi di un profano questa disciplina potrebbe sembrare poco marziale. In realtà si
tratta di uno stile tagliato per combattere. Ogni singola azione e intenzione
nel Baguazhang si avvale dell’inafferrabile principio mutevole di Yin Yang per
volgere a proprio vantaggio le sorti della lotta.

Le posture, i movimenti e le direzioni nascono e si sviluppano secondo i dettami contenuti nel sacro testo dei mutamenti. E’ il principio originario di Yi che governa tutti i processi. E così l’arte del combattimento del Baguazhang ( Chuang Zhang ) si manifesta in tutta la sua scientificità. Chuang Zhang, il termine con cui noi indichiamo il combattimento, tradotto significa ”trapassare”, e consiste in movimenti perforanti, rotolanti e taglienti verso una o più direzioni. Questa tecnica, insieme alla tecnica dei passi, costituisce la parte essenziale del metodo di combattimento. Fondamentale è l’idea della centralità.

Col tempo è possibile creare un centro molto potente che ci permette di
controllare e dominare qualsiasi azione, e attaccare senza poter essere
contrastati. Ad un centro potente deve però seguire la giusta tecnica. E la tecnica del Baguazhang si sviluppa attraverso specifici movimenti a spirale che hanno il compito di sciogliere l’attacco avversario e allo stesso tempo attaccare il suo centro in un solo tempo anziché due, come richiederebbe il principio della parata e del contrattacco. Per ottenere la vera maestria però il praticante deve trasformare se stesso e raggiungere uno stadio in cui il suo spirito sia simile a quello di una tigre feroce. Tutto il corpo allora assumerà le sembianze del nobile felino, con movenze accurate, eleganti, e micidiali allo stesso tempo.
L’adattabilità e la mutevolezza è l’essenza dell’arte, così all’occorrenza è possibile cambiare e interpretare le qualità di un altro animale, oppure la forza di un impetuoso elemento della natura.

Ed è dentro la natura che bisogna ricercare le radici di questa scienza marziale. La tecnica dei passi fa del Baguazhang uno stile unico al mondo. L’accuratezza degli spostamenti e il controllo del terreno di battaglia, l’alternarsi dei moti circolari e rettilinei nella camminata, attingono la loro forza dalle secolari
strategie belliche originate dall’Yijing. Vengono usate sei direzioni e vengono
impiegate otto tipi di forze differenti e infinite variazioni e combinazioni nascono dal loro uso. Durante il combattimento il praticante utilizza tutto il corpo come una molla, comprimendolo ed espandendolo in tutte le direzioni con grande potenza e velocità. Non esiste nel Baguazhang il concetto di parata, perché la nostra ferma intenzione non deve essere mai distratta dalle tecniche dell’avversario. E’ importante invece proteggere le parti scoperte con posizioni accovacciate e spostamenti rapidi che ci rendono un bersaglio scomodo, ma allo stesso tempo ci permettono di attaccare con facilità e imprevedibilità

Maestro Giovanni Furnò

Scegliere di praticare Bagua con noi vuol dire dedicare un tempo e uno spazio a se stessi, fuori dalle attività frenetiche del mondo moderno, anche se solo per pochi istanti, questo vi rigenererà mentalmente e fisicamente. Il Bagua muove lungo spirali energetiche ancestrali seguendo la Natura Guida e grazie a ciò possiamo attivare meccanismi dormienti che ci permettono di ampliare i nostri orizzonti e di progredire interiormente. Vi auguro buona pratica.

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